Giovanni Bandiera

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Sabato, 23 Nov 2024

Trattamento sclerosante

Che cos’è la scleroterapia?
Questa terapia viene impiegata per chiudere le vene varicose iniettando una sostanza chimica al loro interno che fa si che le pareti si incollino tra loro.
È più effi cace nei casi in cui non vi è aumento di pressione nelle vene varicose causato dalla presenza di valvole incontinenti a monte nella coscia; ogni caso il paziente verrà informato se è possibile procedere con questo tipo di trattamento.
Di solito, la maggior parte delle vene varicose che possono essere sclerotizzate non sono pericolose sotto il profi lo medico ed il trattamento raramente è essenziale, ma viene effettuato su pazienti che si preoccupano degli aspetti estetici o della sintomatologia.

Che cosa succede durante la scleroterapia?

Si tratta di una procedura effettuata ambulatoriamente. Il medico spiega al paziente come si svolgerà l’intervento e poi effettua una o più iniezioni nelle vene. Poi ogni punto di iniezione viene tamponato e quindi su tutta la lunghezza, a partire dal piede, viene applicata una calza o una fascia elastica.
La sostanza chimica (sclerosante) iniettata nelle vene agisce da collante. Perché le superfici si avvicinino in modo compatto e si chiudano definitivamente, è necessario che aderiscano fra loro fino a quando la sostanza non abbia agito sulle pareti. I bendaggi e le calze compressive agiscono come una sorta di “morsa”, tenendo vicine e bloccate le pareti venose.

Quali sono le indicazioni dopo la scleroterapia?
Anche se le indicazioni variano da caso a caso, valgono sempre le seguenti raccomandazioni.
1. Dopo la terapia, camminare a passo svelto per almeno 20 minuti.
2. Il bendaggio e/o le calze compressive devono essere portate senza alcuna interruzione per tutto il tempo indicato (generalmente 2-3
settimane). Questo signifi ca che non sarà possibile al paziente fare normalmente il bagno o la doccia, in quanto le bende non devono essere bagnate: qualora si allentino, dovranno essere nuovamente applicate.
3. Nel periodo in cui il paziente è fasciato o indossa le calze di contenimento è importante che cerchi di essere il più attivo possibile. Deve evitare inoltre di stare in piedi fermo per periodi prolungati. Quando si resta a lungo seduti, se possibile tenere i piedi elevati. In generale, non vi sono restrizioni per quanto riguarda le normali attività ed è possibile praticare quasi tutti gli sport. È però auspicabile evitare attività molto faticose che potrebbero far allentare il bendaggio o gli sport di contatto che comportano rischio di traumi alle gambe. Le bende devono essere tenute asciutte.

Quali possono essere gli altri effetti o problemi?
La sostanza chimica iniettata nelle vene può provocare infiammazione, con conseguente arrossamento e fastidio. Questi effetti sono passeggeri, ma se particolarmente insistenti è ragionevole assumere antidolorifici e/o gli antinfiammatori. Talvolta può comparire edema alle caviglie, più marcato se il paziente passa molto tempo in piedi fermo. Il gonfiore si risolve in genere camminando o tenendo i piedi sollevati. In alcuni rari casi, l’infiammazione può essere molto fastidiosa, anche se sicuramente andrà a scomparire.
Una delle possibili conseguenze dell’iniezione di sostanze sclerosanti nelle varici, sia pure molto rara, è la trombosi venosa profonda: le vene profonde sono infatti molto diverse dalle vene superficiali trattate con la scleroterapia. Di solito, il segno della trombosi venosa profonda è un persistente edema della gamba.
Nel tempo, la scleroterapia può far comparire aloni scuri sulla pelle, nelle zone corrispondenti alle vene. Questo effetto si riscontra di rado e non è prevedibile. Talvolta l’alone schiarisce con il tempo, ma altre volte è permanente. Molto raramente sulle zone trattate si possono formare dei capillari o, nel punto di iniezione, delle vescicole, che scompaiono spontaneamente, ma a volte possono lasciare una piccola cicatrice.

Quanto durano gli effetti della scleroterapia?
Per le piccole varici i risultati sono generalmente defi nitivi. Può succedere però che, in presenza di elevata pressione nelle vene a causa dell’insufficienza valvolare, si formino poco a poco nel tempo nuove vene varicose che, se fastidiose, possono essere nuovamente sclerotizzate oppure trattate con l’intervento chirurgico.

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