Un aneurisma è una dilatazione di un arteria indebolita che si espande come un palloncino, in maniera del tutto simile a quanto accade ad un pneumatico consumato. La parete arteriosa si assottiglia per la perdita di tessuto elastico e in quel punto si crea un rigonfiamento dell’arteria, con il rischio di rottura.
L’arteria più frequentemente colpita è l’aorta, la principale arteria dell’addome.?
L’aorta subisce l’impatto di circa 2,5-3 miliardi di battiti cardiaci nell’arco di una vita media, distribuendo in tutto il corpo circa 200 milioni di litri di sangue. Il carico pressorio esercitato sulle sue pareti può causarne il progressivo indebilimento con finale evoluzione aneurismatica.
Un’aorta normale al di sotto delle arterie renali ha un diametro di circa 2,3 cm nell’uomo e di 1,9 cm nella donna ma varia con l’età e le dimensioni del corpo.
Gli aneurismi sono quattro volte più comuni tra gli uomini che tra le donne
Viene generalmente considerata aneurismatica l’aorta avente un diametro minimo compreso tra i 30 e 40 mm, con un rapporto aorta addominale sottorenale/soprarenale variabile tra 1.5: 1 e 2 : 1.
L’aneurisma dell’aorta addominale (AAA) è raramente presente al di sotto dei 50 anni, aumentando la sua incidenza dai 60 anni in su. Un’indagine ecografica ha evidenziato il 2.6% di AAA tra i 60 e i 64 anni, il 6% tra i 65 e i 74 e il 9% dopo i 75 anni. Il sesso maschile è colpito in rapporto di 6 : 1 rispetto al sesso femminile.
L’aneurisma dell’aorta addominale sottorenale è quello di più frequente riscontro e la sua incidenza va dall’1.5% (autopsie), al 3.2% (ecografie in pazienti non vascolari), al 5% (ecografie in coronaropatici), al 9.6% (pazienti vasculopatici), al 53% (portatori di aneurisma femoro-popliteo). La patologia è sicuramente in aumento: l’incidenza negli USA è passata dall’8.7 per 100 mila persone/anno nel 1950-60 al 36.5 per 100 mila persone/anno nel 1979 -1980.
Il tasso medio dì crescita annuale del diametro massimo dell’aneurisma è di 0.4 cm ma l’espansione è in funzione del diametro iniziale ed è circa 0.25 cm per quelli inferiori a 4 cm e 0.6 cm per quelli di diametro superiore a 5 cm. L’incidenza per anno di rottura dell’AAA varia dal 4.1 al 19% sulla base del diametro: la curva del rischio di rottura ha una aumentata pendenza quando I’aneurisma supera i 6 cm.
Gli aneurismi aterosclerotici costituiscono circa il 70-80% degli aneurismi dell’aorta addominale. Quelli infiammatori costituiscono il 3,5-10% del totale.
I processi di logoramento e dì lacerazione legati all’invecchiamento sicuramente agiscono sulla solidità dei diversi componenti della parete arteriosa. Inoltre, l’aorta subisce l’impatto di circa 2,5-3 miliardi di battiti cardiaci nell’arco di una vita media, distribuendo in tutto il corpo circa 200 milioni di litri di sangue. Il carico pressorio esercitato sulle sue pareti può causarne il progressivo indebolimento con finale evoluzione aneurismatica.
Diversi studi suggeriscono che l’età, specie al disopra dei 60 anni, gioca un ruolo importante nella dilatazione dell’aorta. Una caratteristica dell’aneurisma dell’aorta sembra essere la familiarità. Tra i fattori di rischio che contribuiscono alla formazione dell’aneurisma ci sono: l’ipertensione, il colesterolo, il fumo, la familiarità, il diabete. Meno direttamente implicati l’obesità e lo stress.
La rottura dell’aneurisma dell’aorta addominale colpisce migliaia di persone ogni anno, per la maggior parte soggetti di sesso maschile di età superiore a 60 anni.