Giovanni Bandiera

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Martedì, 19 Mar 2024

Arteriopatia Diabetica

L'Arteriopatia Diabetica rappresenta oggi una malattia molto diffusa e in fase di aumento statistico. Il diabete è caratterizzato nella sua evoluzione da complicazioni vascolari importanti che spesso costituiscono la causa di un deficit invalidante o addirittura del decesso, fra le quali la retinopatia,  la nefropatia, l’arteriosclerosi periferica, la malattia coronarica, l’insufficienza cerebrovascolare
Insufficienza cerebrovascolare e infarto del miocardio rappresentano una frequente causa di morte nel diabete e nei pazienti affetti da diabete mellito, il rischio di arteriopatia periferica è 4 volte superiore a quello dei non diabetici; il rischio di ischemia critica è 5 volte superiore;

Oltre a tali complicazioni lo specialista è spesso coinvolto in problematiche inerenti il cosiddetto ''Piede Diabetico'': i meccanismi patogenetici più importanti del piede diabetico sono rappresentati dall’ischemia (per lesioni macrovasali) e dalla neuropatia: entrambe possono essere complicate dal sovrapporsi dell’infezione.
Nel piede diabetico ristabilire un flusso sanguigno valido diretto al piede è l’obiettivo principale del trattamento.

Sulla base di tali considerazioni è necessario pertanto che
 -  ad ogni paziente che si presenta in ambulatorio diabetologico , anche in assenza di lesioni trofiche evidenti,  dovrebbe essere posta indicazione ad un accurato screening vascolare;
 -  in pazienti diabetici che si presentano con lesioni trofiche la valutazione vascolare è obbligatoria e l’iter diagnostico-terapeutico diventa di competenza del chirurgo vascolare;
 -  in caso di lesioni complicate da infezione grave (ascesso, flemmone,...) ove si renda quindi necessario un atto chirurgico urgente il paziente deve essere gestito in prima istanza da un specialista chirurgo.
Da un’indagine multicentrica recente risulta che nei pazienti affetti da piede diabetico con ischemia critica la rivascolarizzazione chirurgica ha consentito un salvataggio d’arto a 24 mesi dell’85%, mentre laddove non è stato eseguito l’atto operatorio la percentuale di salvataggio scendeva al 17%.

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Arteriopatia diabetica, IV stadio - estesa gangrena del piede

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